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In regione nel passato l’amianto è stato impiegato in diverse attività produttive e un rilevante numero di persone è stato esposto a questo minerale; per questo motivo le malattie amianto correlate sono diventate un importante problema sanitario per la popolazione.La Regione si è fatta carico del problema emanando la legge regionale n.22/2001 che ha istituito la Commissione Regionale sull’Amianto, il Registro regionale dei mesoteliomi e la sorveglianza sanitaria dei soggetti ex-esposti da parte delle Aziende Sanitarie e prevedendo il finanziamento delle associazioni regionali esposti amianto.
Sono stati inoltre istituiti il Centro Operativo Regionale (COR) per la rilevazione dei casi di mesotelioma presso l'Unità complessa di Medicina del lavoro dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina e il Centro Regionale Unico Amianto (CRUA), che ha sede presso la medesima ed è collocato nell’Ospedale di Monfalcone.
Indice dei contenuti
- Iscriversi al registro regionale degli esposti amianto
- I controlli sanitari per le persone esposte o ex esposte all'amianto
- Il Centro Regionale Unico per l’Amianto (CRUA)
- Contributi regionali a favore delle associazioni amianto
- Indicazioni per le ditte di bonifica e smaltimento amianto
- Linee guida e linee di indirizzo per gli operatori delle aziende sanitarie e per i medici competenti
- Procedure per la microraccolta
Iscriversi al registro regionale degli esposti amianto.
Il Registro regionale amianto, istituito con la legge regionale 22/2001 include tutte le persone
che a vario titolo siano state o risultino ancora esposte all'amianto.
Chi può iscriversi al Registro
I residenti in Friuli Venezia Giulia possono presentare, direttamente o per il
tramite di associazioni esposti amianto o organizzazioni sindacali, domanda su apposito
modello al direttore generale della propria azienda sanitaria.
Iter delle domande
Le Strutture Operative di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL)
dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende per l’assistenza sanitaria o il Centro Regionale per
l’amianto (CRUA) di Monfalcone esaminano le domande e nel caso chiamano il soggetto, nei 60 giorni
successivi della data di ricevimento della domanda, dando priorità alle richieste pervenute da
soggetti con sospetta esposizione professionale; valutano l’esposizione riferita, sia mediante l’e
same di riscontri presentati dal richiedente (certificati INAIL, dichiarazioni dei datori di
lavoro, etc.) che sulla base di riscontri/informazioni disponibili nei propri archivi e, solo in
assenza di tali evidenze, raccogliendo le dichiarazioni del richiedente sulla base di un
questionario. Le SPSAL e il CRUA inviano l’esito delle verifiche fatte alla Commissione
Regionale Amianto, che tiene il registro e iscrive le persone nello stesso.
Esenzioni ticket
L’iscrizione al registro regionale comporta l’esenzione dalla compartecipazione alla
spesa (esenzione ticket per patologie amianto-correlate). L'esenzione esiste già per i
soggetti la cui la patologia è stata riconosciuta dall'INAIL di natura professionale e che ne
abbiano fatto esplicita richiesta negli appositi uffici delle Aziende Sanitarie (inserimento dell’e
senzione sulla tessera sanitaria).
Benefici pensionistici – previdenziali
L’iscrizione al registro Regionale non comporta benefici di natura previdenziale, né può essere
usata per il riconoscimento dei benefici previdenziali previsti dall’art. 13, comma 8, della Legge
257 del 27.3.1992 e successive modifiche. Il diritto ai benefici, pensionistico-previdenziali, si
fonda su quanto previsto da altre norme statali, nel caso di lavoratori esposti ad amianto con
malattia professionale riconosciuta.
I controlli sanitari per le persone esposte o ex esposte all'amianto
Tutti i soggetti iscritti al registro regionale degli esposti amianto per motivi professionali e i loro familiari che abbiano ricevuto il tesserino d'iscrizione possono richiedere all'anagrafe, presso il distretto dell'azienda sanitaria, l'esenzione ticket. In caso di insorgenza di sintomi correlati all’esposizione all’ amianto, il medico di medicina generale potrà prescrivere i seguenti accertamenti clinico diagnostici:
- visita specialistica da parte del medico del lavoro;
- radiografia standard del torace;
- spirometria globale con test di diffusione alveolo-capillare.
Il Centro Regionale Unico per l’Amianto (CRUA)
Svolge funzioni di coordinamento delle attività delle aziende sanitarie regionali a supporto delle persone affette da malattie amianto correlate, oltre a sostenere le azioni di prevenzione, gli interventi a tutela della salute e l’eliminazione dei fattori di rischio. Attua, inoltre, i programmi di sorveglianza sanitaria, predispone materiale informativo, effettua programmi di ricerca.
Le persone esposte o ex esposte per motivi professionali possono,con impegnativa del proprio medico curante, prendere appuntamento ai CUP per accedere agli ambulatori dedicati delle aziende sanitarie.
Contributi regionali a favore delle associazioni amianto
Le associazioni esposti amianto aventi sede nel territorio regionale, possono presentare alla Direzione salute, entro il 1 marzo di ogni anno domanda di contributo, per le attività istituzionali, corredata dal programma annuale e relativo preventivo di spese.
Indicazioni per le ditte di bonifica e smaltimento amianto
Le ditte che eseguono bonifiche di materiali contenenti amianto devono essere iscritte all'Albo Nazionale Gestori Ambientali del Ministero dell'Ambiente e devono presentare, almeno 30 giorni prima dell'inizio dei lavori, il piano di attività all'Azienda sanitaria competente per territorio tramite l’apposito portale regionale raggiungibile all’indirizzo: https://bonifica-amianto.regione.fvg.it/ME/.
Linee guida e linee di indirizzo per gli operatori delle aziende sanitarie e per i medici competenti
Procedure per la microraccolta
I privati cittadini proprietari di edifici in cui sono in opera materiali con piccole quantità
di amianto non friabile per rimuoverli correttamente devono seguire le “
Linee guida finalizzate alla microraccolta di amianto da parte dei Comuni e dei
proprietari di edifici di civile abitazione – rev. 2023
” (Delibera della Giunta regionale 1 giugno 2023, n. 867).
Nel documento, per garantire l’esecuzione dei lavori in piena sicurezza, sono state definite
le quantità e le procedure operative necessarie a salvaguardare sia i soggetti direttamente che
indirettamente interessati (vicini di casa o passanti).