Contributi per sostenere la permanenza di persone non autosufficienti nella propria abitazione. Le diverse tipologie di contributo sono gestite attraverso il Fondo per l'Autonomia Possibile (FAP).

Cos'è

Il FAP è un intervento economico rivolto a persone che, per la loro condizione di non autosufficienza, non possono provvedere alla cura della propria persona e mantenere una normale vita di relazione senza l’aiuto determinante di altri. Il nuovo regolamento attuativo n. 214/2023 ha unificato i fondi dedicati al sostegno della domiciliarità, per cui afferiscono al FAP anche le persone con gravissime disabilità, compresi i malati di SLA e le persone con grave demenza.
Il FAP viene utilizzato a sostegno delle situazioni di non autosufficienza trattate a domicilio che comprendono:

  • Persone non autosufficienti anziane o con disabilità, adulte o minori;
  • Persone che usufruiscono di progetti realizzati nel settore della salute mentale o delle dipendenze;
  • Minori con patologie oncologiche certificate.

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A chi rivolgersi 

 

Le persone o i loro familiari possono segnalare i loro bisogni assistenziali al Servizio Sociale dei Comuni o al distretto sanitario oppure al punto unico d’accesso del proprio territorio.
I Servizi territoriali hanno il compito di prendere in carico i casi, nei confronti dei quali – se i bisogni vengono accertati - mettono a punto un progetto personalizzato, condiviso con l’assistito o con chi ne fa le veci. Il progetto potrà eventualmente prevedere, tra i vari interventi possibili, la concessione del contributo FAP, nei limiti della capienza di budget. 

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Tipologia degli interventi e requisiti d’accesso 

Il FAP si suddivide nelle seguenti tipologie d’intervento:

 

a) Assegno per l’autonomia (APA)
E’ un intervento economico a favore di persone anziane o con disabilità in condizione di non autosufficienza. Il livello di gravità viene accertato dai Servizi territoriali con appositi strumenti valutativi. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare non deve superare i 30.000 €.
Gli importi annuali variano, a seconda della gravità e dell’ISEE, da un minimo di 1.620 € a un massimo di 6.204 €.  L’intervento va rendicontato per almeno il 50% dell’importo concesso.

 

b) Contributo per l’aiuto familiare (CAF)
E’ un beneficio economico avente lo scopo di sostenere le situazioni in cui, per assistere persone anziane o con disabilità in condizione di non autosufficienza, ci si avvale dell’aiuto di addetti all’assistenza familiare con regolare contratto di lavoro, per un monte ore non inferiore a 20 alla settimana, formato anche dalla somma oraria di due o più contratti.  Il livello di gravità viene accertato dai Servizi territoriali con appositi strumenti valutativi.
La soglia ISEE è di 30.000 €.
Gli importi annui variano, a seconda della gravità, dell’ISEE e del numero di ore settimanali, da un minimo di 2.892 € a un massimo di 12.000 €.  L’intervento è interamente soggetto a rendicontazione.

 

c) Sostegno alla vita indipendente (SVI)
E’ un sostegno economico che concorre a finanziare i progetti di vita indipendente realizzati a favore di persone non autosufficienti, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, in condizione di grave disabilità.  Il livello di gravità viene accertato dai Servizi territoriali con appositi strumenti valutativi.  I progetti prevedono una o più azioni, anche supportate dall’assistente personale.
La soglia ISEE è di 60.000 €.
Gli importi annui sono stabiliti in sede di progetto e vanno, a seconda delle azioni previste, da un minimo di 3.000 € a un massimo di 24.000 €.  L’intervento va rendicontato per almeno il 75% dell’importo concesso.

 

d) Sostegno a progetti dedicati ai minori (SPM)
E’ un intervento che concorre a finanziare progetti a favore dei nuclei familiari che hanno al proprio interno minori non autosufficienti con grave disabilità o minori affetti da patologie oncologiche documentate e in carico alla rete di cure palliative pediatriche.
Il livello di gravità viene accertato dai Servizi territoriali con appositi strumenti valutativi.
La soglia ISEE è di 40.000 €.
Gli importi annui variano, a seconda dell’ISEE e delle azioni previste nel progetto, da un minimo di 3.852 € a un massimo di 12.000 €.  L’intervento va rendicontato per almeno il 50% dell’importo concesso.

 

e) Assegno dedicato alle persone in condizione di gravissima disabilità (AGD)
Si tratta dell’intervento che sostituisce gli ex fondi gravissimi e SLA ed è dedicato al sostegno a domicilio delle persone con gravissima disabilità in situazione di bisogno assistenziale a elevata intensità, ivi comprese quelle affette da SLA e quelle in condizione di grave demenza.
Il livello di gravità viene accertato dai Servizi territoriali con appositi strumenti valutativi.
La soglia ISEE è di 60.000 €, elevata a 65.000 € in caso di minori.
Gli importi annui variano, a seconda dell’ISEE, da un minimo di 10.704 € a un massimo di 24.000 €, senza obbligo di rendicontazione.

 

f) Sostegno a progetti in favore di persone con problemi di salute mentale e/o di dipendenza patologica
E’ una misura che concorre a finanziare progetti a favore di persone con problemi di salute mentale e/o di dipendenza patologica che presentano bisogni sociosanitari complessi, versano in situazione di deprivazione delle risorse di contesto e aderiscono al programma terapeutico e socioriabilitativo concordato. I progetti sono orientati all’inclusione sociale con supporto alla domiciliarità, all’abitare inclusivo, alla formazione e all’inserimento lavorativo, nonché alla socialità ed affettività.
Non sono ammessi al beneficio progetti che prevedano l’inserimento dei destinatari in strutture residenziali. 
Per il sostegno economico dei progetti è disposto un budget di salute finanziato in sede di progettazione integrata dal Servizio sociale dei Comuni in misura non superiore ai 12.000 € annui e dall’ASS per un importo di almeno pari ammontare alla quota sociale.
La soglia ISEE è di 30.000 €, elevata a 40.000 € in caso di minori.

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