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Cos'è
L’affido è un intervento di accoglienza temporanea di un minore in situazione di difficoltà. Consiste nel prendersi cura dei bisogni affettivi ed educativi di un bambino. Può durare al massimo due anni, prorogabili. L’affido prevede il mantenimento dei rapporti del minore con la sua famiglia di origine. La natura giuridica dell’affido non cambia legalmente il rapporto del minore con i suoi genitori.
Le diverse modalità
Esistono diverse modalità di affido, in base alla situazione familiare del bambino:
- affido giudiziale: disposto dall’Autorità Giudiziaria su proposta dei servizi sociali;
- affido consensuale: disposto con il consenso della famiglia naturale.
L'affido può essere
- diurno o part time: quando è limitato ad alcune ore della giornata o durante i fine settimana;
- residenziale: quando il bambino vive stabilmente con la famiglia affidataria
A chi è rivolto
A tutte le persone che intendono aiutare i minori in difficoltà: coppie sposate o conviventi, singles, famiglie, senza vincoli di età o reddito.
Come si diventa genitori affidatari
Per diventare genitori affidatari occorre rivolgersi ai Servizi sociali del Comune di residenza, per la presentazione della domanda senza vincoli o scadenze temporali.
È necessario frequentare percorsi di formazione promossi dai Servizi socio-sanitari, in raccordo con le Associazioni dedicate.
La famiglia affidataria ha diritto a un contributo economico e a specifiche coperture assicurative per contribuire alle spese di mantenimento del minore.
I genitori affidatari godono degli stessi benefici relativi ai congedi lavorativi garantiti ai genitori naturali.
Il sostegno economico regionale
La Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso gli Enti gestori dei Servizi sociali dei Comuni, concede benefici aggiuntivi alle famiglie che hanno uno o più minori in affido.