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La Regione Friuli Venezia Giulia, al fine di sostenere l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità di cui all’articolo 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili) iscritte nell’elenco di cui all’articolo 8 della medesima legge, promuove progetti di lavoro di pubblica utilità realizzati dagli Enti locali, dalle forme associative tra enti locali della regione previste dalla vigente normativa e dagli Enti del Servizio sanitario regionale ed attuati dalle Cooperative sociali di tipo b.
Indice dei contenuti
Le attività realizzate attraverso le iniziative di lavoro di pubblica utilità
Le iniziative di lavoro di pubblica utilità sono attività che non riguardano l’ordinaria amministrazione, ma sono caratterizzate da straordinarietà, occasionalità, temporaneità e rientrano in uno dei seguenti settori di intervento:
1) valorizzazione di beni culturali e artistici anche mediante l’attività di salvaguardia, promozione, allestimento e custodia di mostre, musei e biblioteche;
2) custodia e vigilanza finalizzati a migliorare la fruibilità degli impianti sportivi, centri sociali, educativi o culturali gestiti dalle Amministrazioni pubbliche;
3) attività ausiliarie di tipo sociale a carattere temporaneo;
4) cura e manutenzione del verde pubblico (in questo caso il soggetto attuatore deve essere in possesso dei requisiti per l’iscrizione alla CCIAA per l’esercizio dell’attività di manutenzione del verde ai sensi dell’articolo 12, comma 2 della legge 28 luglio 2016, n. 154)
5) riordino di archivi e recupero di lavori arretrati di tipo tecnico o amministrativo.
Soggetti coinvolti
Soggetti Proponenti: gli Enti locali, le forme associative tra enti locali della regione previste dalla vigente normativa e gli Enti del Servizio sanitario regionale, aventi sede nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia.
Soggetti Attuatori: sono le Cooperative sociali di tipo b) di cui all’art.3 della legge regionale 26 ottobre 2006, n. 20 iscritte nella sezione sub b) dell’Albo regionale delle cooperative sociali di cui all’articolo 3 della legge regionale 26 ottobre 2006, n. 20 (Norme in materia di cooperazione sociale) o che abbiano almeno una unità locale nel territorio del Friuli Venezia Giulia;
Le Cooperative di tipo b) vengono individuate dal soggetto proponente a seguito di avviso pubblico, improntato su criteri di selezione che tengono conto dei principi di trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione.
Soggetti destinatari delle iniziative: sono le persone in età lavorativa di cui all’articolo 1 della legge 68/1999 iscritte nell’elenco di cui all’articolo 8 della medesima legge.
Strutture del Collocamento mirato: sono le Strutture competenti in materia di inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
Individuazione dei destinatari
La Struttura del collocamento mirato competente per territorio individua i soggetti destinatari attraverso un avviso pubblico di selezione e formula una graduatoria relativa a coloro che hanno aderito all’avviso, secondo il seguente ordine:
a) soggetti già presenti nella graduatoria di cui all’articolo 8 della legge 68/99, con i rispettivi punteggi;
b) soggetti iscritti nell’elenco di cui all’articolo 8 della legge 68/1999 ma non presenti nella graduatoria di cui al medesimo articolo, ai quali viene attributo un punteggio sulla base degli stessi criteri utilizzati per l’inserimento in graduatoria. A tale scopo, a coloro che non hanno dichiarato di possedere una certificazione della situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validità, al punteggio complessivo è applicata la decurtazione massima dei punti prevista dai criteri medesimi.
Ammontare del finanziamento - Spese ammissibili
Il finanziamento dei progetti prevede le seguenti spese ammissibili:
a) le spese relative al costo del lavoro dei destinatari nella misura massima di euro 12.000,00 a destinatario relative ad un impegno settimanale di 30 ore ed ad una durata massima di 180 giorni. In caso di orari settimanali e durate contrattuali inferiori tale importo dovrà essere proporzionalmente ridotto.
b) il costo del tutoraggio nella misura massima di euro 5.000,00 per ogni tutor;
c) i costi indiretti su base forfettaria nella misura massima del 15% del costo del lavoro più costo del tutoraggio. I costi indiretti comprendono le spese di cui all’articolo 9 comma 2 lettere b), c), e), f), g) del regolamento.
Sono considerate spese ammissibili quelle relative alle spese effettivamente sostenute dall’attuatore, giustificate da documentazione attestante l’effettiva realizzazione del progetto.
Modalità di finanziamento dei progetti
La Regione eroga il finanziamento attraverso una fase di anticipazione ed una di saldo. La fase di anticipazione copre una quota pari al 70% del finanziamento complessivo concesso. La parte di finanziamento rimanente è pari alla differenza tra anticipazione e costo complessivo dell’iniziativa ammesso a seguito della verifica del rendiconto finale.
La Regione concede il finanziamento, nei limiti delle risorse complessivamente disponibili.
Ai fini dell’erogazione del saldo, il proponente presenta, entro trenta giorni dalla conclusione del progetto, una dichiarazione sottoscritta dal funzionario responsabile che attesta che l’attività per la quale è stato concesso il contributo è stata realizzata nel rispetto delle disposizioni del presente regolamento ai sensi dell’articolo 42 della legge regionale 7/2000.
Entro novanta giorni dal ricevimento della documentazione il Servizio competente eroga il saldo del finanziamento nei limiti del finanziamento concesso e delle spese ammissibili.
Avvio delle attività
Il progetto si intende validamente avviato quando almeno un lavoratore è stato assunto.
Presentazione della domanda
La domanda, sottoscritta con firma digitale ai sensi della normativa in materia, deve essere presentata, a pena di esclusione, sull’apposito formulario online e va inoltrata esclusivamente per via telematica tramite l'applicativo a cui si accede da questa pagina (colonna a destra).
Alla domanda deve essere allegata la documentazione prevista redatta secondo la modulistica approvata e disponibile nella sezione modulistica (colonna a destra).
Per accedere al formulario on line i soggetti proponenti devono essere preventivamente registrati sul medesimo sito. Il formulario va riempito in ogni sua parte.
L’istruttoria delle domande è effettuata con procedimento a sportello.
Il progetto è ammissibile se conforme ai requisiti del presente regolamento.
A chi rivolgersi
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Donata Del Bianco
donata.delbianco@regione.fvg.it
Tel 0481 386607