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- Il processo di consultazione partenariale
Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio ha individuato gli 11 obiettivi tematici della nuova programmazione all’art. 9:
- rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;
- migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), nonché l'impiego e la qualità delle medesime;
- promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, del settore agricolo (per il FEASR) e del settore della pesca e dell'acquacoltura (per il FEAMP);
- sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;
- promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi;
- preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;
- promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete;
- promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori;
- promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione;
- investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l'apprendimento permanente;
- rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente;
La nuova Proposta del citato Regolamento sulle disposizioni comuni prevede all’art. 18 che vi sia una concentrazione tematica sugli interventi che apportano il maggiore valore aggiunto in relazione alla strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Al fine di addivenire ad una concentrazione tematica, l’art.4 del Regolamento (UE). n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006, indica che nelle Regioni più sviluppate (nelle quali è ricompresa la Regione Friuli Venezia Giulia):
- almeno l'80 % del totale delle risorse del FESR a livello nazionale deve essere destinato a due o più degli obiettivi tematici indicati all'articolo 9, primo comma, punti 1, 2, 3 e 4, del regolamento (UE) n. 1303/2013; [...]
Il processo di consultazione
L'Articolo 5 del Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni
comuni sui Fondi Strutturali, tra cui il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, n. 1303/2013 che
abroga il regolamento n. 1083/2006 prevede che:
1. Ogni Stato membro organizza, per l'accordo di partenariato e per ciascun programma,
conformemente al proprio quadro istituzionale e giuridico, un partenariato con le competenti
autorità regionali e locali. Il partenariato include altresì i seguenti partner:
a) le autorità cittadine e le altre autorità pubbliche competenti;
b) le parti economiche e sociali; e
c) i pertinenti organismi che rappresentano la società civile, compresi i partner ambientali,
le organizzazioni non governative e gli organismi di promozione dell'inclusione sociale, della
parità di genere e della non discriminazione.
(Ai soggetti su indicati vanno ad integrarsi i rappresentanti delle Università e degli
Istituti di ricerca, le Camere di commercio e delle Organizzazioni imprenditoriali. Previsione resa
dal Codice europeo di condotta sul partenariato).
2. Conformemente al sistema della governance a più livelli, gli Stati membri associano i
partner di cui al paragrafo 1 alle attività di preparazione degli accordi di partenariato e delle
relazioni sullo stato di attuazione e a tutte le attività di preparazione e attuazione dei
programmi, anche attraverso la partecipazione ai comitati di sorveglianza dei programmi a norma
dell'articolo 48.
In coerenza con quanto previsto nell'art. 5 su indicato, il Codice europeo di condotta sul
partenariato adottato dalla Commissione in data 7 gennaio 2014 evidenzia che la partecipazione
attiva di tutte le parti interessate fin dalle primissime fasi di programmazione è essenziale per
il successo dell'attuazione dei fondi, in particolare per quanto concerne la preparazione dell’a
ccordo di partenariato a livello nazionale e dei programmi a livello nazionale e/o regionale.
Tanto premesso, l'Autorità di Gestione del POR FESR Friuli Venezia Giulia relativamente alla
Programmazione 2014-2020 ha coinvolto il partenariato, formato dalle rappresentanze istituzionali,
economiche, sociali e ambientaliste, nelle fasi di programmazione, attuazione e gestione del
Programma, in particolare nelle attività di seguito indicate:
- analisi e rilevazione dei fabbisogni;
- gli obiettivi individuati;
- individuazione, per ciascun obiettivo tematico, delle priorità di investimento, dei
principali obiettivi e risultati attesi e delle azioni necessarie al relativo conseguimento;
- definizione del fabbisogno finanziario e dell'allocazione delle risorse per ciascun
obiettivo tematico;
- individuazione degli indicatori;
- approcci per l'implementazione dei principi orizzontali tra cui pari opportunità e sviluppo
urbano sostenibile.
L'attivazione del partenariato, nel rispetto del principio della governance a più livelli,
garantisce il coinvolgimento delle parti interessate nella programmazione delle azioni, cogliendo
il valore aggiunto determinato dall'esperienza e dalle competenze di tali soggetti.
Gli esiti della consultazione del partenariato, che si è svolta sia tramite la consultazione online sia tramite tavoli partenariali sul territorio, hanno costituito la base per la pianificazione e programmazione del nuovo Programma Operativo Regionale. La Giunta regionale ha provveduto ad individuare, con proprio atto, il quadro della programmazione FESR 2014/2020 (generalità n.131 del 24 gennaio 2014).
Tale atto di indirizzo ha tenuto in doverosa considerazione l'esito della consultazione, nonché i vigenti vincoli di concentrazione, stabiliti dal legislatore comunitario, al fine di perseguire obiettivi di sviluppo, idonei a garantire al territorio un ritorno in termini d'investimento e crescita.
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