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Gli attuali programmi di finanziamento regionali si concluderanno nel 2013 ed è già in corso il dibattito sulle possibili opzioni per la futura politica di coesione all’indomani del 2014.
Il “ Rapporto Barca”: come contributo al dibattito sulla futura politica di coesione il Commissario Danuta Hübner ha affidato al dott. Fabrizio Barca (Dirigente generale presso il ministero italiano dell'Economia e delle Finanze) l'incarico di preparare una relazione indipendente contenente una valutazione dell'efficacia della politica di coesione quale attuata a tutt'oggi nonché una serie di proposte su come riformarla per il periodo successivo al 2013. La relazione tratta la logica economica e la motivazione che sottostanno ad una politica europea di sviluppo centrata sull'elemento locale e fornisce una valutazione della politica europea di coesione. Essa identifica inoltre un numero circoscritto di priorità fondamentali su cui concentrare la politica di coesione, e presenta infine suggerimenti riguardo ai principi fondamentali della gestione della politica di coesione su cui verte la riforma. Le proposte contenute nella relazione sono state sviluppate in modo del tutto indipendente dalla Commissione. Esse rappresentano una serie di spunti interessanti per il dibattito in corso sulla futura politica di coesione.
I “ Regolamenti”: le proposte legislative per la politica di coesione nel periodo 2014-2020 sono state adottate dalla Commissione europea il 6 ottobre 2011. Saranno quindi discusse dal Consiglio e dal Parlamento europeo nel periodo 2012-2013. L’entrata in vigore dei nuovi regolamenti è prevista nel 2014.
Il “ Quadro strategico comune”: in seguito alle proposte della politica di coesione del 6 ottobre e al fine di aiutare gli Stati membri a prepararsi per il prossimo periodo di programmazione, il 14 marzo la Commissione ha presentato il "Quadro strategico comune" (QSC). L'obiettivo è quello di agevolare l'impostazione della direzione strategica per il prossimo periodo di pianificazione finanziaria che va dal 2014 al 2020 negli Stati membri e nelle relative regioni. Ciò consentirà di ottenere una migliore combinazione dei vari fondi al fine di ottimizzare l'impatto degli investimenti UE. Le autorità nazionali e regionali useranno questo quadro strategico come base per stilare i "Contratti di partenariato" con la Commissione e si impegneranno a raggiungere gli obiettivi occupazionali e di crescita dell'Europa entro il 2020.
Le nuove proposte sono state concepite per rafforzare la dimensione strategica della politica e
garantire che gli investimenti dell'UE siano concentrati sugli obiettivi a lungo termine
dell'Europa in materia di crescita e occupazione («Europa 2020»).
Tramite contratti di partenariato con la Commissione, gli Stati membri si impegneranno a
focalizzare l'attenzione su un numero ridotto di priorità di investimento in linea con questi
obiettivi. Il pacchetto inoltre armonizza le regole relative ai differenti fondi, inclusi quelli
destinati alle politiche di sviluppo rurale, per gli affari marittimi e la pesca, allo scopo di
accrescere la coerenza dell'azione dell'UE.
Per quanto riguarda la programmazione dei Fondi in Italia, con il “Position Paper” la CE ha
individuato le sfide più urgenti che il nostro paese è chiamato ad affrontare per rilanciare il
proprio percorso in termini di crescita sostenibile e competitività complessiva, ridurre le
disparità regionali e promuovere l’occupazione.
Tali obiettivi possono essere ottenuti in particolare attraverso:
- la promozione di un ambiente favorevole all’innovazione delle imprese;
- la realizzazione d’infrastrutture performanti e la gestione efficiente delle risorse
naturali;
- un aumento della partecipazione del capitale umano al mercato del lavoro, in particolare
dei giovani;
- un forte incremento della produttività, efficienza ed efficacia della pubblica
amministrazione.
In Italia, il Ministro per la Coesione territoriale, d’intesa con i Ministri del Lavoro e
delle Politiche Sociali e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha elaborato e proposto
alla consultazione pubblica il documento “
Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari 2014-2020”. Il testo
contiene una proposta di lavoro che si articola su 7 innovazioni di metodo (prima i risultati, poi
le azioni, tempi previsti e sorvegliati, partenariato mobilitato, trasparenza e apertura,
valutazione d’impatto, forte presidio nazionale), 3 opzioni strategiche (Mezzogiorno, città e aree
interne), oltre a proposte per ognuna delle 11 priorità individuate dalla Commissione per l’i
ntervento dei fondi della politica regionale di coesione nel periodo 2014-2020.
Obiettivo dichiarato del documento è compiere un salto di qualità nell’uso dei Fondi
comunitari nella Programmazione 2014-2020, già dalla preparazione dell’Accordo di partenariato e
dei Programmi operativi.