contenuti
Indice dei contenuti
- Di cosa si tratta
- Obiettivi
- Il percorso di costruzione delle Strategie d’area
- La Strategia nella regione Friuli Venezia Giulia
- Strategia “Futuro Alta Carnia”
- Strategia “La montagna nuova opportunità. L’innovazione come contaminazione”
- Strategia “Terra di confine come terra di nuove occasioni”
- Modalità di attuazione degli interventi
- Le Relazioni di avanzamento annuale
- Programmazione 2021-2027: verso una nuova fase
Di cosa si tratta
La Strategia Nazionale per le Aree Interne, inserita nell’Accordo di Partenariato tra Italia e
Commissione Europa per l’utilizzo coordinato di tutti i Fondi Strutturali e di investimento europei
(Fondi SIE) della Programmazione 2014-2020, rappresenta una modalità innovativa di approccio
integrato allo sviluppo territoriale volta a contrastare lo spopolamento, rilanciare lo sviluppo e
garantire i servizi di determinati territori del Paese che vengono definiti “aree interne”, che
ospitano circa un quarto della popolazione italiana, in una porzione del territorio che supera il
sessanta per cento di quella totale e che è organizzata in oltre quattromila Comuni.
Si tratta nello specifico di centri di piccole dimensioni, significativamente distanti dai
centri di offerta di servizi essenziali, assai diversificati al loro interno e con un forte
potenziale di attrazione per la ricchezza di risorse naturali e culturali.
Obiettivi
La Strategia Nazionale per le Aree Interne si propone di recuperare e valorizzare il capitale
territoriale, naturale, culturale e cognitivo, sottoutilizzato presente in questi territori, con l’o
biettivo di accrescere la competitività territoriale sostenibile ed innescare percorsi virtuosi di
sviluppo del tessuto economico e di miglioramento dei servizi e della manutenzione del territorio
stesso.
Questa strategia si fonda proprio sull’intersezione potenziata degli effetti prodotti da
plurimi interventi che stimolano diversi ambiti della specifica area da sviluppare.
In particolare, accanto agli interventi per lo sviluppo locale, la strategia pone attenzione
all’implementazione sinergica delle cosiddette pre-condizioni dello sviluppo locale, ovvero alla
produzione ed offerta sul territorio di riferimento dei servizi necessari per incrementare l’a
ttrattività dell’area, ricadenti nei settori della sanità, istruzione e mobilità (servizi di
cittadinanza, od anche servizi essenziali). Due sono, quindi, i pilastri su cui si erge la
Strategia:
Progetti di sviluppo locale, indirizzati a sostenere i sistemi socio-economici
locali e finanziati con i POR FESR e FSE e il PSR, integrate secondo i temi catalizzatori:
- tutela del territorio e comunità locali;
- valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
- sistemi agro-alimentari e sviluppo locale;
- risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile;
- saper fare e artigianato;
- consolidamento e sviluppo delle attività produttive in un’ottica di filiera o di sistema
locale, favorendo l’innovazione, sia nei processi produttivi che nelle pratiche di accesso al
mercato.
Azioni per l’adeguamento dei servizi essenziali finanziati con le risorse statali
della Legge di stabilità 2014 (articolo 1, commi 13-17) e le successive implementazioni:
- istruzione;
- salute;
- mobilità.
- Strategia nazionale per le Aree Interne: normativa e documenti programmatici
Vai al sito dell’Agenzia per la Coesione Territoriale
- Strategia Nazionale Aree Interne
Vai al sito dell’Agenzia per la Coesione Territoriale
Il percorso di costruzione delle Strategie d’area
La fase di costruzione delle Strategie è gestita dal Dipartimento per la Coesione territoriale,
il quale ha definito una “Strategia nazionale per le Aree interne del Paese” da attuarsi attraverso
Progetti d’Area.
La procedura che porta al finanziamento dei singoli progetti sul territorio si articola in
tre fasi principali:
-
selezione delle aree, attraverso una procedura di istruttoria pubblica, svolta
congiuntamente da tutte le Amministrazioni centrali presenti all’interno del Comitato Tecnico Aree
Interne e dalla Regione;
-
approvazione della Strategia d’area da parte del Dipartimento per la Coesione
territoriale;
-
sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro, attraverso cui le Amministrazioni
Centrali, le Regioni e i territori assumono gli impegni per l’attuazione degli obiettivi definiti
nelle Strategie d’area.
- DGR n. 597 del 2 aprile 2015
Strategia nazionale per le aree interne del Paese - Approvazione aree interne ai fini della programmazione regionale dei fondi strutturali FEASR, FESR e FSE 2014-2020 e individuazione dell'area del progetto prototipo.
- DGR n. 1899 del 7 ottobre 2016
Strategia nazionale aree interne - Individuazione della seconda area di attuazione degli interventi.
La Strategia nella regione Friuli Venezia Giulia
A seguito delle conclusioni dell’attività istruttoria di selezione delle aree interne della
Regione condotta dal Comitato tecnico aree interne, la Giunta regionale con delibera n. 597/2015 ha
individuato tre aree interne che sono: “
Alta Carnia”, “
Dolomiti Friulane”, “
Canal del Ferro-Val Canale”.
Le tre aree interne hanno elaborato altrettante strategie, attraverso il coinvolgimento degli
Enti locali interessati, riuniti in una forma associativa.
L’associazionismo tra i Comuni è una pre-condizione posta dall’Accordo di Partenariato per l’a
ccesso alla Strategia: nell’ottica di segnare un cambiamento permanente, tra i Comuni delle aree
interne devono costituirsi forme associative per la gestione di funzioni fondamentali e servizi che
siano funzionali al raggiungimento dei risultati di lungo periodo degli interventi collegati alla
strategia e tali da allineare la loro azione ordinaria con i progetti di sviluppo locali
finanziati.
Strategia “Futuro Alta Carnia”
Con delibera della Giunta regionale (DGR) n. 597/2015 l’area “Alta Carnia” è stata individuata
come prima area pilota.
L’Area progetto è costituita dai Comuni di Ampezzo, Arta Terme, Cercivento, Comeglians, Forni
Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Lauco, Ovaro, Paluzza, Paularo, Prato Carnico, Preone,
Ravascletto, Rigolato, Sauris, Socchieve, Sutrio, Treppo Ligosullo e Zuglio.
L’iter di presentazione e approvazione della strategia, il cui testo è stato approvato con la
deliberazione della Giunta regionale n. 637 del 7 aprile 2017, si è concluso a settembre 2018 con
la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro (schema approvato con la deliberazione della
Giunta regionale n. 586 del 15 marzo 2018) da parte di tutti gli attori coinvolti.
L’idea guida della strategia proposta per quest’area può sintetizzarsi nel motto: “Futuro
Alta Carnia” e si costruisce su un approccio ai problemi e potenzialità di sviluppo del territorio
che, facendo tesoro della capacità che le comunità dell’Alta Carnia hanno dimostrato nella loro
storia di vedere la montagna non come una barriera ma come punto di connessione con le altre
comunità, sia basato sul concetto di recupero e valorizzazione delle risorse della montagna
guardando al futuro e misurandosi con un contesto che non è e non può essere solo locale.
Il progetto d’area in sintesi si sviluppa secondo le due linee di azione della strategia,
ovvero:
Sviluppo locale, con particolare riferimento ad interventi volti al sostegno della
filiera foresta legno e del settore agroalimentare, valorizzandone le sue interrelazioni con i
settori dell’artigianato e del turismo, anche attraverso l’incentivazione di processi di
aggregazione e attività di marketing/promozione congiunte, cui si affiancano interventi mirati alla
formazione professionale e all’inserimento occupazionale nelle filiere che sono state individuate
come fattori di sviluppo del territorio.
Servizi essenziali: finalizzati al miglioramento della qualità e quantità dei
servizi per l’istruzione, (potenziamento dell’offerta formativa in linea con le vocazioni
territoriali, rafforzamento delle competenze linguistiche e della didattica digitale, realizzazione
di laboratori ed attività extra scolastiche), per la salute (miglioramento del servizio sanitario
territoriale e del pronto intervento sanitario, potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare
con particolare riferimento alla popolazione anziana) e per la mobilità (potenziamento del servizio
di trasporto pubblico locale in particolare a favore dei lavoratori pendolari, sviluppo di servizi
di trasporto flessibile rivolto a specifiche esigenze della popolazione in condizioni di fragilità
e delle famiglie).
La cifra complessiva destinata al progetto – 9.555.000 euro – ha la seguente copertura
finanziaria:
Stato (L. 147/2013, art. 1, c. 13): 3.740.000 euro
POR FESR: 2.114.000 euro
POR FSE: 1.000.000 euro
PSR: 1.500.000 euro
Risorse private: 1.201.000 euro
Il soggetto capofila è il Comune di Paluzza mentre il supporto tecnico per l’attuazione della
strategia è garantito dalla Comunità di montagna della Carnia.
- DGR n. 637 del 7 aprile 2017
Strategia nazionale per le aree interne del Paese. Approvazione del progetto d'area dell'Alta Carnia e del protocollo di intesa con Comune capofila e UTI della Carnia.
- DGR n. 309 del 22 febbraio 2019
Accordo di programma quadro "Area interna-Alta Carnia" datato 20 aprile 2018. Esiti della sottoscrizione.
- Strategia “Futuro Alta Carnia”
Vai al sito della Comunità di montagna della Carnia
Strategia “La montagna nuova opportunità. L’innovazione come contaminazione”
Con delibera della Giunta regionale (DGR) n. 1899/2016 l’area delle “Dolomiti Friulane” è stata
individuata come seconda area regionale di attuazione della strategia.
L’area progetto è costituita dai Comuni di Barcis, Cimolais, Claut, Erto e Casso, Frisanco,
Meduno, Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto.
L’area strategica è costituita dai Comuni di Arba, Barcis, Cavasso Nuovo, Cimolais, Claut,
Erto e Casso, Fanna, Frisanco, Maniago, Meduno, Sequals, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto,
Vajont e Vivaro.
L’iter di presentazione e approvazione della strategia, il cui testo è stato approvato con la
deliberazione della Giunta regionale n. 941 del 7 giugno 2019, al momento è in fase di conclusione.
L’idea guida della strategia proposta per quest’area può sintetizzarsi nel motto: “La
montagna nuova opportunità. L’innovazione come contaminazione” e si costruisce su un approccio ai
problemi e alle potenzialità di sviluppo del territorio che, facendo tesoro della dinamicità e
vivacità imprenditoriali e della capacità innovativa che caratterizzano la zona pedemontana sia
basato sul concetto chiave di “innovazione”, in una sorta di contaminazione che coinvolge tutti i
settori interessati dalla strategia.
Il progetto d’area in sintesi si sviluppa secondo le due linee di azione della strategia,
ovvero:
Sviluppo locale, i cui interventi si focalizzano da un lato sul rafforzamento del
tessuto produttivo (sostegno della filiera agroalimentare, del legno e metallo), dall’altro sul
riposizionamento in chiave turistica del territorio attraverso la valorizzazione delle risorse
naturali, culturali in un’ottica sostenibile, cui si affiancano interventi mirati alla formazione
professionale e all’inserimento delle persone nel mondo del lavoro nei settori individuati dalla
strategia quali maggiormente rilevanti per il territorio.
Servizi essenziali finalizzati al miglioramento della qualità e quantità dei
servizi per l’istruzione, (potenziamento dell’offerta formativa in linea con le vocazioni
territoriali, rafforzamento della didattica digitale, miglioramento dei servizi scolastici
pre-scuola e post-scuola), per la salute (qualificazione e miglioramento dell’offerta dei servizi
socio-assistenziali in particolare a favore della popolazione anziana e delle giovani famiglie,
miglioramento dell’offerta dei servizi sanitari attraverso la creazione di “punti salute” diffusi)
e per la mobilità (potenziamento e miglioramento dei servizi di trasporto locali, miglioramento
dell’accessibilità a servizio del rilancio turistico del territorio attraverso la valorizzazione
dei collegamenti con le stazioni ferroviarie e lo sviluppo di piste ciclabili e ciclovie).
La cifra complessiva destinata al progetto – 8.361.075 euro – ha la seguente copertura
finanziaria:
Stato (L. 147/2013, art. 1, c. 13): 3.740.000 euro
POR FESR: 2.113.000 euro
POR FSE: 480.000 euro
PSR: 1.084.700 euro
Risorse private: 943.375 euro
Il soggetto capofila è il Comune di Claut, che svolge l’attività di coordinamento a livello
locale per l’attuazione della strategia, con il supporto tecnico dell’UTI delle Valli e delle
Dolomiti Friulane.
- DGR n. 941 del 7 giugno 2019
Strategia nazionale per le aree interne del Paese. Approvazione del progetto d'area delle Dolomiti Friulane e del protocollo di intesa con Comune capofila e UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane.
- Aree Interne
Vai al sito dell’UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane
Strategia “Terra di confine come terra di nuove occasioni”
L’area progetto “Canal del Ferro – Val Canale” è costituita dai Comuni di Chiusaforte, Dogna,
Malborghetto-Valbruna, Moggio Udinese, Pontebba, Resia, Resiutta, Tarvisio.
L’idea guida della strategia proposta per quest’area può sintetizzarsi nel motto: “Terra di
confine come terra di nuove occasioni” e si costruisce su un approccio che partendo dalle
peculiarità di un territorio di confine trasformi i propri apparenti limiti in nuove opportunità,
con la finalità di rafforzare le potenzialità economiche e culturali che caratterizzano ed
identificano le vallate dell’area, puntando in particolare sull’identità plurale tipica di un’area
transfrontaliera, facendo leva anche sul plurilinguismo.
L’iter di presentazione e approvazione della strategia, il cui testo è stato approvato con la
deliberazione della Giunta regionale n. 400 del 13 marzo 2020, al momento è in fase di conclusione.
Il progetto d’area in sintesi si sviluppa secondo le due linee di azione della strategia,
ovvero:
Sviluppo locale, basato sul rafforzamento dei sistemi produttivi e del sistema
turistico valorizzando in particolare l’ottica di integrazione di filiera (con particolare
riferimento alla filiera agroalimentare e della trasformazione e lavorazione del legno, settore
dell’artigianato e manifatturiero) e la messa a sistema delle risorse naturalistiche e culturali in
un piano di valorizzazione e promozione dell’area in un’ottica sostenibile (potenziamento dei
servizi connessi al cicloturismo), cui si affiancano interventi mirati alla formazione ed
incremento delle competenze lavorative e imprenditoriali.
Servizi essenziali finalizzati al miglioramento della qualità e quantità dei
servizi per l’istruzione, (potenziamento dell’offerta formativa in linea con le vocazioni
territoriali, rafforzamento delle competenze linguistiche e della didattica digitale, miglioramento
dei servizi scolastici pre-scuola e post-scuola), per la salute (qualificazione e miglioramento
dell’offerta dei servizi socio-assistenziali in particolare a favore della popolazione anziana,
miglioramento dell’offerta dei servizi sanitari attraverso il potenziamento del sistema di cure
primarie e l’attivazione di servizi sperimentali di telemedicina) e per la mobilità (miglioramento
del servizio di trasporto pubblico locale attraverso lo sviluppo di servizi di trasporto flessibili
quali servizi a chiamata, car pooling o car sharing, miglioramento dell’accessibilità a servizio
del rilancio turistico del territorio attraverso la valorizzazione dei collegamenti con le stazioni
ferroviarie e la rete ciclabile presente nei territori dell’area interna).
La cifra complessiva destinata al progetto - 9.685.597 euro - ha la seguente
copertura finanziaria:
Stato (L. 147/2013, art. 1, c. 13): 3.760.000 euro
POR FESR: 2.110.000 euro
POR FSE: 360.000 euro
PSR: 1.415.300 euro
Risorse locali (Comuni): 200.000 euro
Risorse beneficiari (privati e pubblici): 1.840.297 euro
Il soggetto capofila è il Comune di Resiutta, che svolge l’attività di coordinamento a
livello locale per l’attuazione della strategia, con il supporto tecnico della Comunità di montagna
Canal del Ferro-Val Canale.
- DGR n. 400 del 13 marzo 2020
Strategia nazionale per le aree interne del Paese. Approvazione del progetto d'area del Canal del Ferro-Val Canale e del protocollo di intesa con Comune capofila e UTI Canal del Ferro-Val Canale.
Modalità di attuazione degli interventi
L’attuazione degli interventi delle tre strategie delle aree interne regionali è sottoposta alle
regole dei sistemi di gestione e controllo idonei a garantire il corretto utilizzo delle risorse
finanziarie.
Agli interventi inclusi nei programmi operativi regionali cofinanziati dai Fondi europei, si
applicano i sistemi di gestione e controllo dei relativi programmi operativi.
Gli interventi finanziati con risorse statali (Legge di stabilità 2014 e leggi successive),
sono disciplinati dal documento regionale “Sistema di Gestione e controllo (Si.Ge.Co.) per l’a
ttuazione delle strategie delle Aree interne del Friuli Venezia Giulia”, approvato con delibera di
Giunta regionale n° 749 del 14/05/2021. Il documento fornisce indicazioni in merito alle procedure
riguardanti il finanziamento, l’attuazione, la rendicontazione, il controllo e il monitoraggio che
devono essere seguite per ciascun intervento.
- DGR n. 749 del 14 maggio 2021
Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI). Approvazione del Sistema di Gestione e Controllo (SI.GE.CO.) dei fondi nazionali attribuiti alle aree interne del Friuli Venezia Giulia.
Le Relazioni di avanzamento annuale
Le relazioni di avanzamento annuale descrivono l'avanzamento della Strategia aree interne dal
punto di vista fisico e finanziario.
Di seguito sono disponibili le versioni integrali delle Relazioni.
Programmazione 2021-2027: verso una nuova fase
- POR FESR 2021-2027
Vai alla pagina dedicata a “Il processo di consultazione partenariale”