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Il 31 ottobre 2014 è stato sottoscritto l’Accordo di programma quadro (APQ) per all’attuazione del piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, tra il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
L’APQ prevede l’attuazione di complessivi
17 interventi, 14 dei quali necessari per dare attuazione a sentenze di condanna
della Corte di Giustizia nei confronti dello Stato italiano per violazione della Direttiva
91/271/CE sul trattamento delle acque reflue urbane (sentenza 19 luglio 2012 nella causa
C-565/10, relativa all’agglomerato di Cervignano del Friuli che include anche gli abitati di San
Giorgio di Nogaro e Carlino; sentenza 10 aprile 2014 nella causa C-85/13, relativa agli
agglomerati di Pordenone-Porcia-Cordenons e Sacile).
I rimanenti 3 interventi riguardano l’agglomerato di Rivignano, soggetto alla procedura di
infrazione 2014/2059, anch’essa conseguente ad inosservanza della Direttiva 91/271/CE, ma non
ancora pervenuta a sentenza.
Il probabile concretizzarsi dell’applicazione delle sanzioni conseguenti alle sentenze di
condanna implica l’urgenza di procedere con l’attuazione degli interventi compresi nell’APQ.
Considerata la situazione critica, che peraltro interessa varie regioni italiane, al fine di
accelerare la progettazione e la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento dei
sistemi di collettamento, fognatura e depurazione, il Governo nazionale ha deciso di avvalersi
della facoltà di esercitare il potere sostitutivo (ai sensi del decreto-legge n. 133/2014
"Sblocca Italia" convertito dalla legge n. 164/2014), anche mediante la nomina di appositi
commissari straordinari.
Per il Friuli Venezia Giulia è stato nominato
commissario straordinario l'ing. Roberto Schak, vicedirettore centrale
della Direzione centrale Ambiente ed energia (DPCM 29 ottobre 2015, notificato il 2
dicembre 2015).
Il commissario straordinario per tutta la durata del mandato è autorizzato ad esercitare i
seguenti poteri ( previsti dai commi 4, 5 e 6 dell’articolo 10 del decreto
legge 24 giugno 2015, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2015, n.116):
- può avvalersi delle strutture e degli uffici regionali, e, tra gli altri, delle società a
totale capitale pubblico, per le attività di progettazione degli interventi, per le procedure di
affidamento dei lavori, per le attività di direzione dei lavori e di collaudo, nonché per ogni
altra attività di carattere tecnico-amministrativo connessa;
- nell’esercizio delle sue funzioni è titolare dei procedimenti di approvazione e
autorizzazione dei progetti e può anche avvalersi di limitati poteri di sostituzione e di deroga.
Il commissario svolge le proprie funzioni
a titolo interamente gratuito, cioè senza gettoni, compensi, rimborsi di
spese o altri emolumenti.
Per lo svolgimento dell’attività commissariale si è ravvisata la necessità di avvalersi dei
gestori del servizio idrico integrato competenti per gli agglomerati in cui saranno realizzati gli
interventi previsti, in quanto soggetti adeguatamente strutturati e dotati del necessario know-how
per le tipologie di interventi da eseguire, e che, tra l’altro, sono costituiti in società a
capitale interamente pubblico, in linea con quanto disposto dal citato DL 91/2014.
A tal fine, sono state stipulate apposite convenzioni di avvalimento, come di seguito
indicato:
- CAFC S.p.A.: convenzione sottoscritta il 21/03/2016;
- HydroGEA S.p.A.: convenzione sottoscritta l'1/03/2016;
- Sistema Ambiente S.r.l.: convenzione sottoscritta il 12/04/2016.