Di cosa si tratta

L’articolo 8 della Legge Regionale 29 aprile 2005, n. 9, autorizza l’Amministrazione regionale a concedere un contributo forfetario annuo per le attività svolte dai proprietari o conduttori per la conservazione dei prati stabili inseriti nell’apposito inventario regionale.
Il contributo forfetario annuo è fissato in 250 euro per ettaro o per frazioni inferiori all'ettaro sino al limite massimo per unità di superficie previsto dalla disciplina comunitaria.
Qualora le risorse lo consentano, l’Amministrazione regionale può concedere il contributo forfetario annuo anche per gli ulteriori prati stabili identificati nella “Banca dati regionale dei prati stabili”, ma non tutelati nell’“inventario”.
Come specificato con interpretazione autentica (articolo 26, comma 1, legge regionale 6/2021), il contributo non è cumulabile con sovvenzioni che comportano i medesimi impegni e attività di cui all’articolo 8, comma 5 e dell’articolo 4 della legge regionale 9/2005, pertanto  IL PRESENTE CONTRIBUTO , CON RIFERIMENTO ALL’ANNUALITÀ 2025, NON È CUMULABILE CON LA MISURA 11 DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE (PSR) 2014-2022 ANCORA IN CORSO E CON LE MISURE SRA8, SRA29 E SRC01 DEL PIANO STRATEGICO DELLA PAC 2023-2027 DELL'ITALIA.
Per quanto concerne le imprese, il contributo viene concesso in osservanza delle disposizioni del Regolamento UE 1408/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis” nel settore agricolo. I beneficiari sono pertanto tenuti alla compilazione della dichiarazione “de minimis”, allegata alla domanda di contributo.
Contributi pubblici per i prati sono concessi anche in attuazione di programmi comunitari in materia di agricoltura (per maggiori informazioni, si rimanda al seguente link: https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/economia-imprese/agricoltura-foreste/psr-programma-sviluppo-rurale/ ).

Il termine di presentazione delle domande di CONCESSIONE del contributo è il 31 marzo di ogni anno.

Per poter ottenere il contributo, DOPO AVER EFFETTUATO GLI SFALCI, è necessario presentare domanda di LIQUIDAZIONE del contributo, il cui modulo verrà spedito dal Servizio Biodiversità al recapito indicato dai beneficiari tramite raccomandata A/R o via PEC; il modulo, debitamente compilato, dovrà essere riconsegnato al Servizio Biodiversità entro il termine del 30 settembre, con le stesse modalità previste per l'invio della domanda di concessione.


 

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Modulistica

In fondo a questa sezione è possibile scaricare il modello aggiornato per la richiesta dei contributi sui prati stabili.

1. Domanda di concessione;

2. Domanda di liquidazione*.

(* =  il modulo verrà inviato direttamente ai beneficiari, tramite raccomandata A/R o PEC )

Di seguito alcune indicazioni per la compilazione dei moduli:
- si prega di compilare i campi in modo chiaro e leggibile;
- se si invia il modulo via PEC, è preferibile che il documento sia firmato digitalmente. Qualora ciò non fosse possibile, la firma deve essere apposta a mano e il modulo deve essere scansionato e allegato alla PEC. Non può essere considerata valida l’immagine della firma incollata sul documento;
- se si invia il modulo in formato cartaceo:
    - per i PRIVATI, gli ENTI e le ASSOCIAZIONI: non allegare il modulo de minimis, né le istruzioni che lo accompagnano;
    - per le IMPRESE: allegare il modulo de minimis, ma non le pagine da 8 a 10 dello stesso che, essendo istruzioni a uso esclusivo del richiedente, non fanno parte della domanda;
- al modello di domanda deve essere allegata la fotocopia della carta d’identità o del passaporto in corso di validità. La tessera sanitaria o la patente non sono validi;
- nella colonna denominata “Superficie di prato stabile effettiva (in mq)” della scheda in cui vengono elencate le particelle per le quali si richiede il contributo, indicare, se possibile, l’effettiva superficie a prato e non la superficie catastale del mappale (es.: se la superficie catastale è pari a 1000 mq ma ci sono solo 400 mq di prato stabile regolarmente sfalciato secondo le indicazioni contenute nella legge regionale 9/2005, deve essere inserito quest’ultimo dato).

I moduli possono essere consegnati:
- spedendoli tramite posta ordinaria, corriere o lettera raccomandata al seguente indirizzo:
Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche
Servizio biodiversità
Via Sabbadini 31 – 33100 Udine

- inviandoli con Posta Elettronica Certificata (PEC) in conformità alle normative vigenti in materia, all’indirizzo PEC biodiversita@certregione.fvg.it;
- a mano al Servizio biodiversità della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia presso:
Via Sabbadini 31 a Udine
Via Oberdan 18 a Pordenone.

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Contributi 2024 - Atti di avvio

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