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PRIMA VARIANTE AL PIANO DEL GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT)
La prima variante del Piano del Governo del Territorio (PGT) propone di rendere esecutivo il Piano, già approvato nel 2013, superando il Piano Urbanistico Regionale Generale (PURG), e transitando in una nuova fase, in cui la pianificazione risulti più flessibile e capace di adattarsi alle mutevoli dinamiche territoriali, ambientali e sociali.
Per tale cambiamento è necessario trovare un modo più efficace a garantire i bisogni socioeconomici e ambientali, pianificare un territorio più resiliente in modo da garantire la vita delle generazioni future.
Le principali criticità a cui dare soluzioni nella Variante 1 sono la crisi climatica, la decrescita demografica e la ripresa economica post pandemica aggravata dalle crisi politiche globali.
Le prime tematiche da affrontare nella Variante 1 sono:
1) Il miglioramento della RESILIENZA del territorio e prevenzione dai rischi naturali;
2) Passaggio da una logica di urbanistica in espansione a una logica di RIGENERAZIONE territoriale e di miglioramento della qualità urbana;
3) Coesione ed equità per l’EQUILIBRIO FRA I CENTRI abitati nell’area vasta;
4) Miglioramento dell’ACCESSIBILITA’ e incremento della MOBILITA’ SOSTENIBILE, anche lenta;
5) Miglioramento del BILANCIO ENERGETICO regionale;
6) Attrattività e sostenibilità degli AGGLOMERATI PRODUTTIVI e commerciali;
7) Valorizzazione delle AREE RURALI a supporto dell’agricoltura e della bioeconomia e del turismo.
La Variante 1 del PGT dovrà governare le trasformazioni, nel rispetto delle tutele e degli indirizzi del Piano Paesaggistico Regionale (PPR), orientare i processi di sviluppo nella direzione della sostenibilità ambientale e della resilienza territoriale, improntando la strategia di governo del territorio alla neutralità climatica.
Per questo motivo ci sarà nella Variante 1 l’inserimento di parametri innovativi, come l’approfondimento dei servizi ecosistemici (SE) che prevedono una ri-centralizzazione della natura nelle scelte di sviluppo future e l’individuazione di soluzioni alternative che siano al tempo stesso efficienti ed economicamente convenienti.
Infine, occorrerà definire nuovi strumenti operativi di attuazione più dinamici e semplici, ripensare in chiave attuale il complesso dei parametri e indici in un’ottica di promozione della qualità e funzionalità insediativa; inoltre, andrà definito il complesso degli strumenti di rigenerazione territoriale che porteranno ad un governo del territorio sostenibile e senza consumo di nuovo suolo.
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