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Il ciclo della pianificazione strategica
strategia
La strategia complessiva dell’Ente trova la sua definizione negli indirizzi e nelle linee di intervento espressi nel Programma di governo e fa riferimento ad orizzonti temporali pluriennali. Il Piano strategico è il documento che, trovando la sua fonte nel risultato elettorale, collega il mandato politico alla struttura amministrativa e burocratica, definendo gli obiettivi da perseguire.
programmazione
Nell’ambito del contesto definito dalla strategia, vengono programmate le attività da realizzare nell’arco di un anno, specificandone le relative priorità. Le attività vengono quindi declinate in azioni concrete attraverso il Documento programmatico della performance, con cui a ciascuna Struttura dell’Amministrazione vengono assegnati gli obiettivi istituzionali e di impatto con orizzonte temporale annuale.
I singoli obiettivi definiscono i modi, i tempi, le risorse e le responsabilità organizzative connesse al loro raggiungimento. Per ogni obiettivo vengono individuati uno o più indicatori di risultato; a ciascuno di essi è attribuito un target (valore programmato o atteso) ed è associata una data di scadenza entro la quale concretizzare il raggiungimento del target.
Per la realizzazione delle suddette attività, è necessaria l’assegnazione delle risorse utili: attraverso la manovra di bilancio annuale si sviluppa il collegamento e l’integrazione del documento programmatico della performance con il processo e i documenti di programmazione economico-finanziaria e di bilancio (il Documento di Economia e Finanza Regionale – DEFR, la Nota di aggiornamento al DEFR - NaDEFR, la Legge di stabilità, la Legge collegata alla manovra di bilancio e il bilancio di previsione).
monitoraggio
Il controllo di gestione da un lato verifica nel tempo l’effettivo raggiungimento degli obiettivi programmati, sia con riferimento all’intera Amministrazione sia con riferimento a singole unità organizzative, e dall’altro misura nel tempo il grado di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione, comunicando gli esiti del controllo ai centri decisionali, per l’adozione delle necessarie misure correttive. Tale fase è strumentale, quindi, al controllo strategico dell’Ente, che mira a verificare l'effettiva attuazione delle scelte contenute nelle direttive e atti di indirizzo politico. L'attività stessa consiste nell'analisi, preventiva e successiva, della congruenza e degli eventuali scostamenti tra le missioni affidate dalle norme, gli obiettivi operativi prescelti, le scelte effettuate e le risorse umane, finanziarie e materiali assegnate, nonché nell’identificazione degli eventuali fattori ostativi, delle eventuali responsabilità per la mancata o parziale attuazione, dei possibili rimedi per permettere il raggiungimento dell’obiettivo strategico che presenta delle criticità.
valutazione
Con la successiva e ultima fase della valutazione si evidenziano, a consuntivo, i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto agli obiettivi programmati e alle risorse. È l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) che monitora il funzionamento complessivo del sistema di valutazione e ne garantisce la correttezza.
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