Cultura: Anzil, da dati Federculture Fvg a vertici per risorse e spesa
Trieste, 29 mar - "Il Friuli Venezia Giulia è tra le prime
regioni in Italia per investimento di risorse pubbliche in
cultura, come anche per spesa culturale delle famiglie. Fa
certamente piacere sapere che cultura, sport e attività
ricreativa segnano un incremento sulla spesa media mensile delle
famiglie e che il Friuli Venezia Giulia è al sesto posto tra le
regioni italiane, addirittura prima di Lazio, Piemonte e Veneto,
per incidenza: il 4,1 per cento sul totale della spesa media
mensile, con quasi 108 euro al mese spesi in questo settore.
Credo sia il segno di un investimento culturale che va di pari
passo con l'attenzione che la Regione ha posto al "sistema
cultura" per favorire un nuovo Rinascimento del Friuli Venezia
Giulia". È il commento del vice governatore con delega a Cultura e sport
Mario Anzil alla presentazione del Rapporto Annuale Impresa
Cultura, realizzato da Federculture (l'associazione nazionale che
rappresenta le imprese culturali e i soggetti pubblici e privati
che gestiscono beni e attività culturali) che si è tenuta oggi a
Trieste nel palazzo della Regione. Il rapporto fotografa ogni
anno lo "stato di salute" e l'andamento in termini di risorse,
domanda e offerta, oltre ad offrire in ogni edizione un
approfondimento su uno specifico tema di attualità. A dettagliare
i dati Alberto Bonisoli, responsabile Centro Studi Federculture. Come ha evidenziato Anzil "abbiamo una maggiore disponibilità di
risorse tanto che nella legge di Stabilità per le attività
culturali sono stati allocati 59,7 milioni, mentre 11,7 milioni
vanno a difesa del patrimonio culturale e confidiamo di
incrementare ulteriormente le risorse in assestamento di
bilancio". "Questo ha effetti positivi sul turismo culturale, confermato
dalla crescita dell'attrattività delle città d'arte e anche dei
piccoli centri a vocazione culturale che sono una peculiarità
della nostra regione, così ricca di perle diffuse sul territorio.
Infine - ha aggiunto il vice governatore - ci conforta
l'interesse dei privati per l'Art bonus, che in Friuli Venezia
Giulia è stato istituito anche a livello regionale ed esteso allo
Sport Bonus, certi che la sinergia tra pubblico e privato sia il
futuro dell'economia culturale, sportiva e ricreativa". La cultura a livello nazionale è un settore che "pesa" anche in
termini di occupazione, nonostante il calo dovuto alla crisi
post-Covid: a tutto il 2022 vi sono impiegati 815mila occupati
(in crescita del 5,7% sul 2021), con profili professionali
qualificati e titoli di studio elevati (47,5% di laureati), più
che nel resto del mercato del lavoro (dati Istat).
Dopo gli anni di crisi 2020-21, nel 2022 balzano in avanti tutti
gli indicatori: cresce la spesa delle famiglie, +15,9% quella in
Ricreazione, sport e cultura; la partecipazione culturale fuori
casa, crollata all'8,3% del 2021, nel 2022 si attesta al 23,1%;
aumenta l'occupazione culturale +5,7% rispetto al 2021; forte
ripresa del turismo in particolare quello culturale con le grandi
città d'arte che segnano un +104% di presenze turistiche.
In questo contesto il Friuli Venezia Giulia non fa eccezione,
anzi in alcuni ambiti risulta essere una tra le regioni italiane
con le migliori performance come nel caso della fruizione
culturale: rispetto alle medie nazionali sono di più i friulani
che frequentano i musei (26,3% contro 22,6%), o che vanno ai
concerti (10,5%, media Italia 6,5%) e sono molti di più i lettori
abituali in regione (48,9% contro il 39% della media italiana).
Vanno molto bene anche i siti museali che nel Friuli Venezia
Giulia nel 2022 hanno registrato 2,3 milioni di visitatori con un
76,9% in più sull'anno precedente. Anzil è poi tornato sull'appuntamento di Go!2025 descrivendolo
come "un riconoscimento che coinvolgerà tutto il Friuli Venezia
Giulia e per un arco di tempo che va oltre l'annualità della
Capitale europea della Cultura. Una manifestazione
transfrontaliera che ha al centro il confine come storicamente la
nostra regione lo ha conosciuto: un confine che si spostava in
continuazione e stimolava contaminazioni. Una cultura di
frontiera in cui il "limen" non è un ostacolo o un limite, ma
un'opportunità di costruzione di ponti e di nuove amicizie tra
popoli".
ARC/SSA/al
Cultura: Anzil, da dati Federculture Fvg a vertici per risorse e spesa