Cultura: Anzil, musica sacra unisce religioni e si oppone a drammi
Udine, 11 ott - "Il festival internazionale di Musica Sacra ha
la prerogativa di unire le religioni e superare quelle
incomprensioni che poi sfociano nei drammi a cui purtroppo stiamo
ancora assistendo. La finalità di cui la musica sacra si fa
portatrice è dunque di stringente attualità". È il messaggio che il vice governatore della Regione con delega
alla Cultura, Mario Anzil, ha voluto portare alla presentazione
della 32^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra
promosso da Presenza e Cultura con il Centro Iniziative Culturali
Pordenone. "Il festival si compone di concerti ed eventi di altissimo
livello con cui divulga un messaggio di speranza e di dialogo, di
incontro tra culture differenti. Purtroppo constatiamo come le
religioni spesso diano all'uomo occasioni di scontro, mentre la
spiritualità e la musica non hanno confini e favoriscono
l'incontro in opposizione alle divisioni. La speranza è un dono
che può attivare azioni di buona volontà, con intenti positivi.
La Regione auspica che anche il festival contribuisca a questo
obiettivo oltre che a quello di riconoscere Pordenone come
capitale italiana della Cultura nel 2027" ha concluso Anzil. "Caritas et Amor" è il macrotitolo del progetto triennale che
prende avvio quest'anno con il tema della Speranza, a cui
seguiranno la Carità nel 2024 e la Fede nel 2025. Il programma si
compone di quindici concerti che si terranno nel Duomo
Concattedrale di San Marco di Pordenone e in altri luoghi tra
Pordenone, Codroipo, Rauscedo, Maniago e Sacile nell'arco
temporale dal 22 ottobre al 20 dicembre. A corollario sono in
programma anche due conferenze di approfondimento e tre mostre
d'arte. Il festival, oltre al sostegno della Regione sui bandi
triennali della Direzione cultura, ha il riconoscimento del Fondo
unico per lo spettacolo nazionale. Il presidente di Presenza e Cultura Orioldo Marson ha evidenziato
come il festival si faccia portatore di pace, fede, speranza,
carità, impegno; la presidente del Centro Iniziative Culturali
Pordenone Maria Francesca Vassallo ha invece evidenziato la
collaborazione con il territorio nell'arricchimento dei contenuti
del festival con incontri collaterali d'arte che si svolgeranno a
Cordenons, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena. Il programma del festival è stato presentato dai direttori
artistici Franco Calabretto e Eddi De Nadai. La rassegna si
caratterizza per la ricerca all'interno del repertorio
internazionale della musica sacra che è straordinariamente vasto.
L'edizione di quest'anno apre un percorso di avvicinamento al
2026 ricorrenza dell'ottavo centenario della morte di San
Francesco; vi sono poi focus sulle cantate di Bach, sui canti
sefarditi legati al tema degli esodi, alla liturgia
serbo-ortodossa e ai canti liturgici bizantini sopravvissuti
nella tradizione popolare siciliana.
ARC/SSA/ma
Il vice governatore della Regione con delega alla Cultura, Mario Anzil, (al centro) con i promotori della 32^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra
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