Udine, 22 dic - "È anche grazie alla grande generosità della
popolazione del Friuli Venezia Giulia che un tesoro di
inestimabile valore storico, culturale e di fede è stato
restituito al suo originario splendore dopo la devastazione
causata da Vaia nell'ottobre 2018".
Sono le parole del vicegovernatore e assessore con delega alla
Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi,
intervenuto questo pomeriggio, a Udine, a palazzo Clabassi, in
occasione della presentazione del recupero e del restauro
dell'area archeologica e del fonte battesimale della chiesa di
San Martino Vescovo a Ovaro danneggiati dagli eventi calamitosi
di Vaia. Alla presentazione hanno preso parte, tra gli altri,
anche l'archeologo della Soprintendenza archeologia, belle arti e
paesaggio del Friuli Venezia Giulia Roberto Micheli, il
soprintendente Simonetta Bonomi e il sindaco di Ovaro Lino Not in
videoconferenza.
"In questi giorni che ci stanno accompagnando verso il Natale,
poter raccontare la rinascita di un sito tanto antico e così
significativo per le nostre genti, per le radici della nostra
cultura, si trasforma in un messaggio di speranza di cui tutti
noi abbiamo bisogno - ha sottolineato Riccardi -. È un esempio di
come il lavoro di squadra, di come la scelta di operare tutti con
lo stesso obiettivo, vincano anche contro la devastazione".
Nei giorni di ottobre 2018, a seguito della violentissima ondata
di maltempo, il torrente Degano esondò allargando l'area del
terrazzo dove sorge la chiesa, trasportando fango detriti, alberi
abbattuti, limi e sabbia: materiali che ricoprirono completamente
i resti esposti dell'area archeologica e l'interno della chiesa.
"I restauri dell'area archeologica e del fonte battesimale sono
stati possibili grazie alla virtuosa collaborazione tra
istituzioni: la Protezione civile regionale ha finanziato
l'opera per 120mila euro per le coperture dell'area archeologica
e 25mila per l'antico fonte battesimale. La seconda parte del
finanziamento è derivata da una generosa raccolta fondi promossa
dalla Pcr Fvg cui hanno aderito tanti cittadini", ha spiegato
Riccardi.
Fattiva la collaborazione fornita dal Comune di Ovaro e della
Parrocchia della Santissima Trinità.
La Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio e la
Protezione civile della Regione hanno siglato, in occasione del
quarantesimo anniversario del terremoto del 1976, una convenzione
che ha tra gli scopi principali la formazione dei volontari nello
specifico settore della messa in sicurezza dei beni culturali
mobili in caso di eventi emergenziali.
Il sito della chiesa e la zona circostante preservano un
importantissimo complesso archeologico e architettonico
paleocristiano databile al quinto secolo dopo Cristo. Si tratta
di un contesto eccezionale per l'estensione dei resti
archeologici: è uno dei più grandiosi complessi battesimali
rurali rinvenuto sino a oggi in Italia.
ARC/PT/pph
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi interviene a palazzo Clabassi sul recupero dell'area storica e archeologica di Ovaro