Trieste, 2 feb - "La legge FVGreen segna una pietra miliare
nella pianificazione della transizione ecologica del Friuli
Venezia Giulia delineata come un processo strutturale
multilivello, trasversale e partecipato che ha l'obiettivo di
conseguire la neutralità climatica nel 2045, con cinque anni di
anticipo sul ruolino di marcia europeo".
È la sintesi dell'assessore regionale allo Sviluppo sostenibile
Fabio Scoccimarro all'approvazione della legge nell'aula del
Consiglio regionale.
Scoccimarro ha indicato gli strumenti perno della riforma "che
intende fare del Friuli Venezia Giulia una regione benchmark, di
avanguardia e di riferimento per un'ampia area geografica: si
tratta della Strategia regionale per la mitigazione e
l'adattamento ai cambiamenti climatici e del Piano regionale per
la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, che si
iscrivono nel contesto normativo nazionale e internazionale già
esistente con un approccio di ampio respiro - ha rilevato
l'assessore - ma al tempo stesso concreto e non ideologico, il
che significa compatibile con la sostenibilità sociale ed
economica".
Scoccimarro ha indicato cinque aspetti qualificanti di FVGreen:
in primo luogo il coinvolgimento di tutti i soggetti
istituzionali del territorio a partire dai Comuni, che la Regione
intende valorizzare fornendo supporto tecnico, formativo e
informatico nel percorso di adesione all'iniziativa comunitaria
"Patto dei sindaci per il clima e l'energia" e, quindi, nella
stesura e nell'attuazione dei Piani di azione per l'energia
sostenibile e il clima (Paesc).
Secondo aspetto saliente è il Piano di azione regionale per il
Green Public Procurement (Pargpp), "quale strumento di politica
ambientale - ha spiegato Scoccimarro - per l'integrazione delle
esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto
di beni e servizi da parte della Regione, in base ai quali, le
pubbliche amministrazioni applicano i criteri ambientali in tutte
le fasi del processo di acquisto e del ciclo di vita dei beni".
Terzo chiave della norma è data dagli incentivi per la
transizione ecologica. "Si tratta di uno strumento importante -
così l'assessore - che la Regione può attivare per promuovere
l'attuazione della transizione ecologica, principalmente,
finalizzando le linee contributive esistenti e future destinate
alla realizzazione delle attività e degli interventi nei settori
strategici interessati dalle misure di mitigazione e di
adattamento ai cambiamenti climatici".
Quarto punto evidenziato dall'assessore è il rilievo del
monitoraggio. "Una legge funziona - ha osservato l'assessore - se
le sue previsioni sono efficaci, ma anche se la sua applicazione
è corretta e riscontrabile. Da qui l'importanza di applicare
indicatori di processo e di risultato validati che consentono di
verificare costantemente, lo stato di attuazione e l'efficacia
delle strategie e misurando il livello di raggiungimento degli
obiettivi e i risultati conseguiti".
Quinto aspetto evidenziato da Scoccimarro è quello che ha
definito "il pilastro dell'informazione, che è decisivo in un
percorso di crescita partecipato anziché calato dall'alto e che
richiede l'implementazione dei sistemi informativi regionali a
supporto delle attività di pianificazione e di programmazione di
competenza regionale e delle amministrazioni. Un intero capitolo
della legge è dedicato alla previsione di campagne di
informazione, di strumenti di formazione e azioni di
comunicazione, nella convinzione che si tratti di modalità
fondamentali di attuazione delle politiche in materia di sviluppo
sostenibile e di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti
climatici. Se la cultura della transizione ecologica - ha
concluso l'assessore - è un processo di edificazione articolato,
complesso e di enorme importanza, oggi è fondamentale investire
sull'educazione dei nostri ragazzi, i cittadini e i protagonisti
di domani. È una missione che la Regione promuove, ma che
richiede il coinvolgimento e il contributo di tutte le parti vive
della nostra società".
ARC/PPH/ma
L'assessore regionale ad Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro