Energia: Scoccimarro, svolta green da nucleare avanzato e rinnovabili
"Forte impegno della Regione Fvg che ha stanziato 200 mln in
pochi mesi. Bene le comunità energetiche" Trieste, 6 dic - "Per concretizzare la svolta green occorre
puntare su soluzioni a medio-lungo termine come il nucleare
pulito di ultima generazione ma soprattutto sulle rinnovabili,
sfruttando l'energia del sole, del vento (dove possibile) e dei
corsi d'acqua e promuovendo con questi impianti le comunità
energetiche in cui l'autoconsumo garantirà l'abbattimento delle
bollette". È quanto ha sostenuto l'assessore regionale alla Difesa
dell'ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro
alla conferenza promossa oggi a Trieste dalla Cida
(Confederazione italiana dirigenti e alte professionalità) dal
titolo "Quale svolta green presente e futura attuare in piena
emergenza energetica". Scoccimarro ha ricordato che sulle nuove fonti di energia "la
Regione Friuli Venezia Giulia ha già stanziato oltre 200 milioni
di euro complessivi dall'estate alla prossima manovra di
Stabilità regionale per privati, imprese ed enti pubblici. Di
questi, 100 milioni di euro saranno destinati ai privati per
l'efficientamento energetico delle abitazioni in particolare con
la soluzione del fotovoltaico, ma vanno evidenziati anche i 55
milioni di euro a favore dell'approvvigionamento energetico per
le imprese e gli oltre 20 milioni per le comunità energetiche e
l'efficientamento energetico e idrico degli impianti sportivi
pubblici e delle associazioni sportive dilettantistiche". Per quanto riguarda il provvedimento da 100 milioni annunciato
dal governatore Fedriga, "l'ipotesi - ha rilevato Scoccimarro - è
che, fra misure nazionali e regionali, in Friuli Venezia Giulia
si potranno avere risparmi fino al 90% per abbattere il costo per
l'installazione di impianti come i pannelli fotovoltaici". In generale, secondo l'assessore, "rispetto all'ambientalismo
ideologico dei no che ci ha messo in ginocchio e che va superato,
la risposta non può venire dalla vecchia centrale Krško 2 e
riflettiamo invece su un'attenta strategia relativa alle navi
gasiere su cui si può discutere, tenendo conto però che l'Italia
ha un turismo costiero e marittimo molto importante, oltre a
grandi porti internazionali, dove le navi gasiere sarebbero un
limite ai traffici (ogni riferimento a Trieste non è casuale)". Al convegno, moderato dal segretario Cida del Friuli Venezia
Giulia Daniele Damele, sono intervenuti anche l'assessore
comunale di Trieste alle Politiche finanziarie Everest Bertoli,
Fabio Morea, responsabile dell'ufficio sostenibilità di Area
Science Park e il professor Rodolfo Taccani dell'Ateneo di
Trieste.
ARC/PPH/gg
L'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile al convegno della Cida sull svolta green nella sede camerale di Trieste
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