Trieste, 19 feb - La Giunta regionale si attende, nel 2020, il
sostanziale completamento della progettazione esecutiva e l'avvio
dei lavori in una settantina di comuni, mentre ritiene
ragionevole ipotizzare che all'inizio del 2021 verranno iniziati
e conclusi i lavori negli ultimi 15-20 comuni.
Questo il concetto espresso oggi a Trieste dall'assessore alle
Infrastrutture e territorio, il quale ha risposto in Consiglio
regionale a una interrogazione in merito alle tempistiche di
connessione delle aree a oggi non ancora raggiunte dalla banda
larga e alle azioni che la Giunta intende mettere in atto per
informare correttamente i cittadini sulle reti 5G.
Sul tema si è ricordato anche che lo specifico Piano d'azione
dell'Unione europea ha fissato la scadenza del 2020 per il lancio
commerciale di questa infrastruttura in tutti gli stati membri e
quella del 2025 per la sua diffusione capillare nei centri urbani
e lungo le principali vie di trasporto. Il 5G viene ritenuto una
risorsa essenziale per la competitività dell'Europa sui mercati
mondiali. Studi della Commissione prevedono, infatti, che nel
2025 i profitti generati dal 5G a livello mondiale raggiungeranno
i 225 miliardi di euro.
Pur condividendo le legittime preoccupazioni di chi rileva che un
aumento del numero delle antenne possa costituire un potenziale
rischio per la salute, l'Amministrazione regionale ha evidenziato
come non si abbia notizia del fatto che sia previsto un
innalzamento dei livelli massimi consentiti. Di conseguenza non
viene ritenuto prevedibile un aumento dell'esposizione alle onde
elettromagnetiche rispetto a quella attuale.
Per la Regione va quindi stimolato il confronto tecnico e
scientifico con gli enti locali, la società civile e le imprese
al fine di condividere lo stato dell'arte e dare voce ai
territori sulle questioni di maggior interesse per i cittadini.
La Giunta si riserva quindi di individuare le modalità più
opportune ed efficaci per garantire una adeguata informazione ai
diversi portatori di interesse.
Per quanto concerne lo stato di avanzamento del 5G in Friuli
Venezia Giulia, si è ricordato che l'Accordo di programma per lo
sviluppo della banda ultra larga tra la Regione e il Ministero
dello sviluppo economico mette in campo risorse per complessivi
101 milioni di euro, di cui: 86 dal Fondo Sviluppo e Coesione, 12
dal Programma di sviluppo rurale e 2,5 dal bilancio
dell'Ammnistrazione regionale.
La Regione stima che la prima fase, il cosiddetto 'Piano aree
bianche' che riguarda zone considerate non vantaggiose per gli
operatori del settore, interesserà 500mila cittadini del Fvg.
Relativamente all'attuazione del Piano in Fvg, la Regione
evidenzia che è stata completata la progettazione definitiva,
sono stati approvati 93 progetti esecutivi e altri 12 sono stati
presentati dal concessionario Open Fiber. Inoltre sono stati
emessi ordini per oltre 36 milioni di euro, mentre lo stato di
avanzamento economico dei lavori è di poco superiore ai 10
milioni di euro. Ancora, sono stati aperti cantieri in 85 comuni
e circa un terzo dei cantieri è stato completato, mentre
risultano a oggi collaudati 8 comuni, nei quali è già partita la
commercializzazione dei servizi di banda ultra larga.
Per quanto concerne l'acquisizione dei permessi, si sono già
concluse positivamente le prime sei conferenze per
l'infrastrutturazione di 54 comuni e l'ottenimento di
autorizzazioni nel territorio di 75 amministrazioni comunali.
Sono in corso la settima e l'ottava conferenza che riguardano
altri 19 comuni.
La Regione ha infine evidenziato che è stata data indicazione di
dare la massima priorità ai comuni finanziati dal Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) e in particolare alle
aree montane, sia perché l'utilizzo di fondi europei impone il
raggiungimento di determinati obiettivi di spesa, sia perché
proprio nelle aree montane si avverte maggiormente la necessità
di infrastrutture di telecomunicazione adeguate al mantenimento
degli standard di servizio in linea con le esigenze di cittadini
e imprese.
ARC/RT/gg