Risorse triplicate e aumento del 41% delle domande accolte
Trieste, 30 ago - Circa 22 milioni di euro complessivi, il
triplo rispetto alla cifra investita negli scorsi anni, per
contributi finalizzati all'abbattimento delle rette degli asili
nido; un aumento del 41 per cento delle domande accolte in quanto
erano 2.673 per l'anno educativo 2018-19 e sono 3.775 per il
2019-20 (+ 1.102); contributi fino a 240 euro al mese per i
nuclei famigliari con un unico figlio e fino a 600 euro mensili
per le famiglie con un secondo bambino.
Sono questi alcuni degli elementi che caratterizzano i
provvedimenti approvati oggi dalla Giunta regionale, su
indicazione dell'assessore alla Famiglia, Alessia Rosolen, la
quale ha evidenziato che "per incentivare la natalità servono
risorse consistenti e la capacità di intercettare i bisogni reali
delle famiglie. In passato, la Regione stanziava 6-7 milioni di
euro per abbattere le rette degli asili nido. Quest'anno abbiamo
triplicato gli importi, registrando un'impennata di richieste da
parte delle famiglie".
"Al netto dell'aumento complessivo, il 41 per cento in più, ci
sono alcune scelte politiche chiare e forti che rivendichiamo: è
evidente - commenta Rosolen - che la denatalità è legata a doppio
filo con altri due aspetti della vita quotidiana, ovvero la
disponibilità economica e la conciliabilità tra i tempi della
famiglia e quelli del lavoro. Stiamo così battendo la via che
porta a rendere accessibile a tutti la possibilità di iscrivere
un bambino all'asilo nido: non è solo una scelta economica,
questo è un passaggio culturale fondamentale per consentire ai
genitori di coniugare i ruoli di madre e di lavoratrice. Il tema
è che l'essere mamma è un dono e non può e non deve essere
associato a qualcosa che rimandi a una rinuncia".
Entrando nello specifico, l'assessore ha spiegato che "sono
2.504, ovvero il 66,33 per cento del totale, le domande accolte
provenienti da famiglie con almeno due bambini, mentre sono 1.271
(il 33,67 per cento) quelle dei nuclei con un solo figlio. Dei
circa 22 milioni investiti, la somma più consistente (circa il 75
per cento del totale) è rivolta all'abbattimento delle rette per
le famiglie con più di un figlio. Come già anticipato nei mesi
scorsi c'è un altro distinguo da fare: l'importo di 600 euro per
i nuclei famigliari con più di un figlio è assegnabile a tutte le
famiglie con un Isee inferiore ai 50mila euro".
Rosolen ha quindi rimarcato che "questo è solo un passaggio, per
quanto fondamentale, di un percorso più strutturato, con una
prospettiva più ampia. Vogliamo creare una misura unica per tutti
i bambini e predisporre un provvedimento ad hoc già con la
manovra finanziaria di fine anno".
"Lavoriamo altresì - ha proseguito l'assessore Fvg - alla
redazione del Testo unico per la Famiglia. La ripresa demografica
e la ripartenza del tessuto sociale ed economico vanno di pari
passo. I giovani devono essere messi nelle condizioni di lavorare
e formare una famiglia, con la consapevolezza che una cosa non
ostacola e non intacca l'altra. Servono tutele reali, ovvero
lavoro solido e strutturato e tempi che consentano di conciliare
la vita privata con il lavoro".
ARC/COM/Red
L'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen
Foto Regione FVG