Ambiente: lavori Cellina e Meduna, costante monitoraggio area Magredi
Trieste, 20 feb - L'intervento di riqualificazione, avviato a
seguito dei forti alluvionamenti nell'area dei torrenti Cellina e
Meduna non sta alterando l'habitat naturale e faunistico della
pianura dei Magredi.
I lavori eseguiti dal Consorzio estrattori Pordenone (Ceip) e dal
Consorzio Pordenonese Inerti (Cpi), che in questa fase consistono
nel prelievo di circa 400.000 metri cubi di ghiaia, sono
costantemente monitorati dall'Amministrazione regionale che
vigila sul rispetto dei vincoli e delle prescrizioni imposte
proprio per limitare l'impatto ambientale dei lavori.
E' quanto espresso oggi a Trieste dall'assessore regionale alla
difesa dell'ambiente, il quale, nel corso dei lavori del
Consiglio regionale, ha riferito di un controllo continuo su
elementi morfologici e aspetti naturalistici del sito protetto,
con un'attenzione particolare a fauna, flora e vegetazione
dell'area.
Dai rilevamenti effettuati sino ad ora non è emersa alcuna
compromissione della zona, né sono stati rilevati impatti o
elementi di disturbo per la fauna derivanti dai lavori, ma nelle
more contrattuali e proprio a tutela dei Magredi, è stata
contemplata l'eventualità di salvaguardare la vegetazione
prelevandola, conservandola in altro luogo, per poi
riposizionarla a lavori ultimati. Se danneggiate, le aree verdi
saranno ripristinate dai Consorzi che sono impegnati nella
riqualificazione dei torrenti.
Iniziati nel 2018 e articolati in più fasi nell'arco di cinque
anni, i lavori termineranno nel 2023.
ARC/CCA/gg
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