Ogni persona vaccinata (adulto o bambino) ostacola la circolazione del virus. Vaccinarsi contro l'influenza è particolarmente importante in concomitanza del COVID-19.


Per informazioni sulla campagna anti Covid-19 vai alla pagina dedicata

Fino al 2020 l'influenza è stata la terza causa di morte in Italia per malattia infettiva (in media 8.000 decessi/anno ) ed era la principale causa di assenza dal lavoro e da scuola.

Proteggiamoci: la vaccinazione è il modo più efficace per prevenire l'influenza e le sue complicanze.

Anche nella stagione 2023/2024 la vaccinazione antinfluenzale continua ad essere particolarmente raccomandata in quanto la sovrapposizione del COVID-19 e dell’influenza stagionale potrebbe rendere la malattia più insidiosa e accrescerne il tasso di mortalità.
L'influenza è trasmessa principalmente dalle goccioline diffuse attraverso la tosse o gli starnuti e può anche essere trasmessa attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie contaminate.
Gli adulti possono essere in grado di trasmettere l'influenza da un giorno prima dell'inizio dei sintomi a circa cinque giorni dopo l'inizio degli stessi.
I bambini e le persone con un sistema immunitario indebolito possono essere più contagiosi.

Sono raccomandate le seguenti misure di protezione personale:
- lavarsi regolarmente le mani e asciugarle correttamente in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito
- osservare una buona igiene respiratoria: coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente
- evitare contatti ravvicinati con chi presenta segni di raffreddore o malattie respiratorie
- isolarsi volontariamente a casa se si presentano sintomi attribuibili a malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale
- evitare di toccarsi occhi, naso o bocca.

L'influenza è una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità che, in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte. Alcune fasce di popolazione, come i bambini piccoli e gli anziani, possono essere maggiormente a rischio di gravi complicanze influenzali come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni mediche sottostanti.
 

Influenza e COVID-19

La vaccinazione antinfluenzale è ritenuta fondamentale in concomitanza con la pandemia da COVID-19 in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra COVID-19 e influenza.

Dato che in queste ultime due stagioni meno persone sono state esposte a virus respiratori stagionali, quali l'influenza, l'immunità della popolazione potrebbe esser diminuita e quindi potrebbe aumentare il numero di persone infettate.

La vaccinazione annuale contro l'influenza è fondamentale per assicurare protezione nella popolazione.
 

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Strategia vaccinale: doppia somministrazione

In considerazione dell’attuale scenario che prevede la possibile co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata per le categorie per cui è prevista ad oggi la dose di richiamo della vaccinazione anti Covid 19. Per questo motivo è raccomandata la doppia somministrazione: vaccino antinfluenzale e vaccino anti COVID 19.

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Chi può vaccinarsi

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente alle persone più a rischio di complicanze, tra cui gli over 60 anni, i malati cronici, le donne in gravidanza, i residenti in strutture di assistenza. L’offerta vaccinale è parimenti rivolta ad alcune categorie professionali, quali operatori sanitari, lavoratori dei servizi essenziali, che qualora contraggano l’influenza possono rappresentare un rischio per le persone con le quali vengono a contatto, che possono essere soggetti fragili.

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e gratuita per il personale che, per motivi di lavoro, è a contatto diretto con animali (in particolare pollame) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

La vaccinazione è inoltre raccomandata e offerta gratuitamente anche ai bambini nella fascia di età 6 mesi – 6 anni.

La vaccinazione antinfluenzale è inoltre raccomandata a tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non hanno controindicazioni al vaccino. Possono quindi vaccinarsi tutte le persone che desiderano evitare la malattia influenzale e le sue complicanze.

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Dove vaccinarsi

È possibile vaccinarsi rivolgendosi direttamente al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o contattando i servizi vaccinali delle aziende sanitarie. Da quest'anno sarà possibile anche vaccinarsi presso alcune farmacie che aderiscono alla campagna vaccinale.

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Quando vaccinarsi

Dal 16 di ottobre, dando priorità alle categorie a rischio, fino a tutta la durata della stagione influenzale. La vaccinazione anche se eseguita in ritardo può essere particolarmente importante se si tratta di una stagione influenzale tardiva o per i pazienti a rischio.

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Chi è esente dal pagamento

- Le persone di età pari o superiore ai 60 anni e i bambini di età tra 6 mesi e 6 anni;

- i soggetti affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio e dell’apparato cardio-circolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali, malattie del sangue, malattie congenite che comportino carente produzione di anticorpi e sindromi da malassorbimento intestinale e malattie infiammatorie croniche intestinali;

- donne che all’inizio della stagione influenzale si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”.

- i donatori di sangue, gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo come personale degli asili nido, insegnanti delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo, addetti alle Poste e telecomunicazioni, dipendenti della Pubblica amministrazione e Difesa, forze di Polizia, vigili del fuoco personale di assistenza delle case di riposo, nonché personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (veterinari, allevatori); 

- i familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato);

- il personale sanitario (in questo caso la vaccinazione riveste un ruolo fondamentale non soltanto nella protezione del singolo operatore, ma anche nella garanzia e tutela dei pazienti, soprattutto quelli più fragili e ad alto rischio).

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