In relazione al PPR rappresenta lo strumento che connette la Rete dei Beni culturali e la Rete Ecologica.

Di cosa si tratta

La Rete della Mobilità lenta (RMoL) si inserisce nella tematica della fruizione del paesaggio nelle sue diverse modalità in una visione di sostenibilità e di basso impatto e contemporaneamente di come le infrastrutture, specialmente quelle connesse alla mobilità nelle sue diverse declinazioni, si intersechino col paesaggio stesso.
L’intreccio tra mobilità lenta e paesaggio apre poi diversi orizzonti. Si possono considerare almeno tre tipi di dimensioni di tale rapporto, oltre alla dimensione ecologica, una dimensione percettivo-conoscitiva, relativa alla percezione e all’interpretazione del paesaggio attraverso un lento andare; una dimensione strategica, dove la mobilità lenta è pensata come strumento per favorire l’accesso e la fruizione del paesaggio; e una dimensione turistico-ricreativa, che concerne l’incentivazione di forme sostenibili del tempo libero tematizzate sul paesaggio.
Nel PPR-FVG la mobilità lenta è lo strumento di connessione con le altre due reti strategiche del piano, la Rete dei Beni culturali e la Rete Ecologica.
Questa connessione, che offre la possibilità di fruire il paesaggio in maniera integrata e sostenibile, si attua a diversi livelli definendo le gerarchie stesse della Rete. A scala regionale, la Rete permette di raccordare i molteplici paesaggi della regione e di interconnettere i diversi Ambiti di paesaggio e le connessioni transfrontaliere e transregionali che relazionano i paesaggi friulani a quelli del Veneto, dell’Austria e della Slovenia. A scala d’ambito, la Rete consente una fruizione diffusa dei beni storicoculturali e naturalistici locali, ma anche l’e splorazione delle morfologie del paesaggio più nascoste e minute, che spesso vengono considerate “ minori”, ma che sono in realtà fondanti la qualità paesaggistica del Friuli Venezia Giulia.
Specificamente, la ReMoL nel PPR-FVG ha i seguenti macro-obiettivi: favorire la riconoscibilità dei diversi paesaggi regionali attraverso la messa in rete delle varie modalità di mobilità ricomponendo visioni organiche dei quadri paesaggistici alle diverse scale; favorire l’a ccesso diffuso e la fruizione sostenibile dei paesaggi regionali incentivando lo sviluppo integrato delle diverse modalità di mobilità lenta; favorire la valorizzazione della rete minuta di viabilità rurale e il recupero di infrastrutture di comunicazione dismesse; sostenere il processo di sensibilizzazione della popolazione rispetto al paesaggio, al suo valore identitario e alla sua tutela; valorizzare l’accessibilità lenta al paesaggio, anche in funzione di uno sviluppo turistico-ricreativo sostenibile.
Partendo dalla ricognizione dei percorsi di mobilità lenta, esistenti o previsti, di livello sovracomunale sono state rilevate anche la rete ferroviaria regionale, intesa come valido complemento funzionale alla mobilità lenta. Sono stati quindi identificati i nodi di connessione sia delle diverse modalità di mobilità lenta che di che di raccordo fra questa e la mobilità convenzionale.
È stata poi sviluppata l’interconnessione della Rete con i beni culturali e la potenzialità ecologica e sono stati gerarchizzati i nodi della rete a livello comunale per la costruzione delle linee strategico-progettuali che hanno identificato un sistema regionale composto da quattro direttrici primarie e sette secondarie.

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Scheda della Rete della Mobilità lenta

La Rete della Mobilità Lenta (ReMoL) è un sistema interconnesso di percorsi, articolato nei livelli regionale e d’ambito, di diversa modalità, finalizzati alla fruizione capillare dei paesaggi del territorio regionale, e si pone in connessione con la Rete dei Beni Culturali e la Rete Ecologica.
La ReMoL di interesse regionale si compone di direttrici primarie e secondarie (assi funzionali composti dai diversi percorsi di mobilità lenta come percorsi ciclopedonali, ippovie, cammini e vie d’acqua) e nodi di I e II livello (punti di scambio intermodale con le altre forme di mobilità che può essere stradale, ferroviaria, navale, aerea) o di intersezione delle direttrici della Rete.
I dati della ReMoL sono rappresentati nella cartografia in scala 1:50.000 e in scala 1:150.000 consultabili e scaricabili in formato vettoriale attraverso la piattaforma WebGIS con le modalità previste dalle Norme Tecniche di Attuazione.

Allegati alla Scheda della ReMoL sono:
Cartografia 1: 150.000
ML1 - La Rete regionale della mobilità. Stato di fatto
ML2 - Il sistema regionale della Mobilità lenta. Carta di progetto
Cartografia 1: 50.000
ML3 ÷ ML5 - Il Sistema regionale della Mobilità Lenta direttrice 1 AlpeAdria
ML6 ÷ ML 8 - Il Sistema regionale della Mobilità Lenta direttrice 2 Pedemontana
ML9 ÷ ML 10 - Il Sistema regionale della Mobilità Lenta direttrice 3 Adriatica
ML11 ÷ ML13 - Il Sistema regionale della Mobilità Lenta direttrice 4 Tagliamento

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